La scelta del materiale più adatto per la realizzazione di un plastico dipende da tante cose. Da una parte influenza la struttura del plastico: la dimensione, la difficoltà di realizzazione, il livello di dettaglio.... In secondo luogo è l'aspetto estetico che orienta la scelta del materiale più adatto. Se si vuole realizzare plastici monomaterici allora schiume, legni, pvc o gessi sono ottimali.
Se invece il plastico richiede leggerezza e trasparenza il plexyglass è un ottimo prodotto, ma non di facilissimo uso e lavorazione!
Prima di iniziare un modello abbiamo sempre un incontro con i nostri Clienti per valutare insieme quale materiale utilizzare per ottenere un determinato risultato. Questi incontro sono fondamentali, orientano il Cliente verso scelte più strutturate e aiuta noi a comprendere e centrare gli obiettivi prefissati.
Lavorare i materiali implica ottima manualità e strumentazione di alta qualità. Spesso lo strumento determina la buona riuscita di un pezzo e la manualità garantisce la perfetta esecuzione in opera.
Valutate attentamente le vostre attrezzature e i vostri tempi di consegna per evitare di incontrare problemi che possono rivelarsi molto seri.
Il nostro staff consiglia i propri Clienti nelle tempistiche e nella fattibilità dell'opera.
I materiali hanno caratteristiche proprie ma possono, se necessario, essere modificati nelle colorazioni o nella lavorazione di superficie (texturizzazioni). Per esempio un plastico monomaterico può diventare più interessante con l'applicazione di texture e finiture differenti di superficie; pur mantenendo un unico colore avrà una buona vibrazione luminosa e caratterizzazioni di spazi e concept progettuale.
La resina è un materiale viscoso, di aspetto simile alla resina vegetale, che si solidifica a caldo o a freddo.
Si tratta di un’ampia classe di differenti e complessi polimeri.
La gomma siliconica viene usata per gli stampi ed è particolarmente utile per ottenere elementi seriali e per effettuare studi direttamente sul modello.
Il plexyglass, conosciuto anche con i nomi di Vitroflex, Perspex e Lucite, è un polimetilmetacrilato,cioè una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile. Si trova in molti spessori e colori, sia traslucido che trasparente, e si presta perfettamente per ottenere superfici riflettenti e giochi di trasparenze che rendono i plastici unici nel loro genere.
Il PVC è un ottimo materiale che si adatta a molteplici usi. E’ ideale per modelli di studio, veloci e leggeri, ma che al tempo stesso possano rispettare una valida esigenza estetica.
Il legno è da sempre il materiale più utilizzato nei plastici di architettura, basti pensare ai celeberrimi modelli lignei rinascimentali, ma anche a quelli appartenenti ad epoche più recenti; utilizziamo il legno in tutte le sue essenze e in tutte le sue composizioni: in massello, in compensati, in multistrati, etc.
Il risultato formale è assolutamente unico per la matericità che esso esprime e per la nobiltà del materiale stesso, ma viene anche spesso usato per costruire l’ossatura del plastico.
Il gesso viene utilizzato spesso negli stampi, come procedimento “di passaggio”, per l’ottenimento del risultato finale in resina, anche se, essendo un materiale plasmabile quando ancora liquido e lavorabile dopo la sua solidificazione, ha la capacità di assumere tutte le forme possibili, fino ad ottenere veri e propri oggetti scultorei. Può poi essere colorato o lasciato al naturale e offre sempre grandi potenzialità.
I metalli che più utilizziamo nella realizzazione di plastici architettonici sono il ferro, l’ottone e l’acciaio armonico, in profili di varie dimensioni, il rame, il piombo e l’alluminio, in lastre di vario spessore.
Cartoncini e cartoni sono ottimi materiali per la realizzazione di plastici di architettura che richiedono economicità e velocità di esecuzione. Il cartone lasciato “al naturale” trasmette un piacevole senso di calore e matericità.
© 2016 Andrea Marazzi Architetto
